La posizione migliore è la posizione vajra o del loto completo, che consiste nel sedere a gambe incrociate con la pianta del piede rivolta verso l’alto, sulla coscia dell’altra gamba. Questa posizione è la migliore perché fornisce al corpo il supporto migliore ma non è essenziale, quindi non preoccupatevi se non riuscite a farla. Un’alternativa è il mezzo loto in cui il piede sinistro è sul pavimento sotto la gamba destra e il piede destro è sulla coscia sinistra.
Puoi anche sederti in una semplice posizione a gambe incrociate con entrambi i piedi sul pavimento. In ogni caso se non sei capaci a mantenere queste posizioni potete sempre meditare su una sedia o panca, l’importante e che mantieni la schiena diritta e i piedi ben appoggiati a terra.
Tieni le mai abbandonate in grembo a circa 5 centimetri sotto l’ombelico, con la mano destra sopra quella sinistra, con le pame verso l’alto e le dita allineate. Tieni le mai leggermente concave in modo da poter congiungere la punta dei due pollici per formare un triangolo. Le braccia non devono premere contro il corpo ma rimanere alcuni centimetri lontano da esso in modo da permettere la circolazione dell’aria, questo aiuta a combattere la sonnolenza.
La schiena è la parte più importante. Deve essere diritta, rilassata e leggermente tesa verso l’alto come se le tue vertebre fossero una pila di monete. All’inizio potrebbe risultarti difficile ma col tempo diventerà naturale e ti accorgerai dei benefici. Non ti sentirai fiacca e sarai in grado di sederti comodamente in meditazione per dei periodi sempre più lunghi.
Per alcuni è più facile concentrarsi con gli occhi chiusi, cosa del tutto accettabile. Comunque il consiglio e di socchiudere leggermente gli occhi per lasciar filtrare un po’ di luce e dirigere lo sguardo verso il basso. Chiudere gli occhi può essere un invito al torpore, al sonno o alla visione di immagini come in un sogno: tutte cose che ostacolano la meditazione.
Le mandibola deve essere rilassata e non serrate; anche la bocca dovrebbe essere rilassata con le labbra leggermente aperte.
La punta della lingua dovrebbe toccare il palato proprio alla radice degli incisivi superiori. Questo riduce il flusso di saliva e di conseguenza la necessità d’ingoiare: due elementi di disturbo quando la concentrazione aumenta e la meditazione assume tempo più lunghi.
Il collo dovrebbe essere leggermente piegato in avanti da dirigere naturalmente lo sguardo verso il pavimento davanti a voi. Tenere la testa troppo alta porta ad avere dei problemi di distrazione e agitazione; mentre se inclinate troppo il basso, potreste provare una certa pesantezza mentale o addormentarvi.
Questa posizione in sette punti porta ad una contemplazione chiara e senza ostacoli. All’inizio potresti trovare questa posizione difficile, familiarizzando, la sentirai più naturale e comincerai a notarne i benefici.